Anni di studio, impegno e sacrifici. La scelta di concentrarsi esclusivamente sugli studi per concludere “nei tempi” e “al meglio” delle proprie possibilità il tuo percorso. Il giorno tanto atteso che arriva e la paura di non riuscire ad entrare nel mondo del lavoro che ti assale. Il momento tanto temuto che arriva: scrivere il tuo CV. Possibilmente scrivere un CV efficace in grado di farti accedere nell’olimpo di chi un lavoro ce l’ha.
Preparare il tuo “biglietto da visita” professionale può sembrare un’impresa titanica. Potrebbe addirittura apparirti frustrante. Di fatto non hai alcuna esperienza lavorativa e seduto di fronte al tuo PC, ti sforzi di buttare giù qualcosa, ma proprio non riesci a trovare niente che, pensi, possa interessare al tuo prossimo datore di lavoro. Allora, lo sconforto ti assale, inizi a pensare che nessuno t’inviterà mai per un colloquio di lavoro.
Sei proprio sicuro di non aver maturato alcuna competenza? Sebbene tu non abbia avuto fin qui alcuna esperienza professionale, ritengo che tu abbia molto da offrire. Pensaci bene!
Non ti illudere, la competizione è fortissima. Devi impegnarti, devi mettercela tutta, ma voglio darti una bella notizia: la stragrande maggioranza di CV di neolaureati (e parlo a ragion veduta), non vengono preparati con la giusta cura.
Tu hai la grande chance di emergere dalla massa!
Alla ricerca di uno stage curriculare, post laurea o del tuo lavoretto part time quale studente universitario, oppure in cerca del tuo primo lavoro dopo aver conseguito la laurea, seguendo gli accorgimenti di seguito elencati realizzerai il tuo CV, di gran lunga più efficace di quello utilizzato fino ad oggi.
Procediamo dai fondamentali:
1 Tipo formato e layout CV neolaureati
1.1 Formato
Esistono diverse tipologie di CV. La scelta di quella più corretta è direttamente legata al tipo di ruolo per il quale intendi candidarti e al livello di esperienza che puoi, fin qui, vantare. Se sei curioso di saperne di più ti consiglio di dedicare qualche secondo alla lettura del mio precedente post sul curriculum vitae.
Nel tuo caso la scelta di un CV cronologico ti permette di evitare di avere la tentazione di mettere in evidenza capacità e competenze che potrebbero apparire come i più classici dei luoghi comuni.
NO al CV formato europeo Europass!
1.2 Layout
Punta su un layout professionale, pulito, ben organizzato. Tieni a mente:
- Una pagina A4, max due, nella maggior parte dei casi sono più che sufficienti;
- Usa il Bold per intestazioni di sezioni chiare e velocemente identificabili;
- Allinea il tuo contenuto a sinistra per consentire una lettura scorrevole e più agevole;
- Imposta la pagina con un margine di 2,5 cm per lato;
- Prediligi un tipo di carattere facilmente leggibile;
- Opta per non inserire la tua foto a meno che non sia espressamente richiesta;
2 Contenuto CV neolaureati
Le sezioni fondamentali del tuo CV dovrebbero essere:
- Informazioni di contatto: numero di cellulare, indirizzo email professionale, residenza/domicilio, profilo LinkedIn;
- “Summary” professionale: 3/4 righe per presentare il tuo profilo in maniera coincisa e d’impatto, mettendo in evidenza gli aspetti principali della tua carriera e le più importanti competenze maturate. Immagina di avere pochissimi secondi per “vendere” te stesso ed il valore aggiunto che puoi portare ad un’azienda se decidessero di assumerti, cosa diresti?
- Titolo: Un titolo professionale compatibile con la posizione indicata nell’annuncio di lavoro;
- Competenze: Ripensa al tuo periodo di studi come se fosse stato un lavoro. Quali “compiti” hai portato vanti? Cosa hai imparato? Come lo hai imparato? Sei sempre dell’idea di non aver maturato alcuna competenza? Fai un altro piccolo sforzo, potresti scoprire che non è proprio come ti sembra. Dai un’occhiata a questa lista di possibili attività universitarie e delle rispettive competenze che potresti aver maturato:
a. Presentazioni
Comunicazione, Public Speaking
b. Lavori di gruppo
Teamwork, capacità relazionali, delega, coordinamento
c. Tesi, tesine, elaborati scritti in generale
Time management, gestione delle priorità, comunicazione scritta, capacità di ricercare le informazioni, capacità di analisi e sintesi, organizzazione, Office, software o strumenti (ad esempio all’interno di laboratori per studi scientifici) specifici;
E non dimenticare di dare la giusta importanza a tutte quelle competenze che hai maturato nel corso della tua vita personale, se coerenti, come ad esempio conoscenze di software informatici specifici.
- Esperienze formative: Inizia con il titolo di studio più recente per proseguire con i precedenti. Specifica il titolo conseguito, il nome dell’istituto, la data di conseguimento e la votazione se importante (preparati a rispondere alla specifica domanda del selezionatore nel caso tu abbia deciso di non riportare la votazione). Aggiungi i corsi più “rilevanti” o quelli che ti sono piaciuti di più, il titolo della Tesi (se coerente con la posizione), eventuali risultati accademici rilevanti;
- Esperienze professionali: Quale studente universitario, potresti aver avuto diverse responsabilità al quale non stai attribuendo il corretto valore. Potresti rimanere sorpreso di come rilevanti potrebbero essere alcuni “lavoretti” per specifiche posizioni. Quello che devi fare è identificare i punti di contatto tra queste esperienze ed i requisiti della posizione desiderata. Leggi attentamente la descrizione del ruolo e cerca di individuare le competenze e le parole chiave che hai maturato in passato. Quindi mettile in evidenza sul tuo CV.
Può essere che tu abbia avuto la possibilità di assistere un tuo Professore nell’organizzazione e nello svolgimento delle lezioni. Oppure che tu abbia avuto la possibilità di ricoprire il ruolo di Tutor nei confronti di studenti più giovani. O ancora di supervisionare il lavoro di tesi di altri studenti;
- Conoscenze Linguistiche: La conoscenza di almeno una lingua straniera è fondamentale. Indica il livello in maniera chiara. Il CEFR (Common European Framework of Reference for Languages, Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue) prevede sei livelli di riferimento (A1, A2, B1, B2, C1 e C2) che rappresentano i parametri di valutazione delle competenze linguistiche individuali;
- Conoscenze Tecniche;
- Esperienze volontariato: Ti occupi del doposcuola dei ragazzini della tua parrocchia? Raccogli fondi per la tua associazione vendendo le azalee? E cos’è questo se non eperienza professionale? 😉
Altre sezioni che puoi valutare d’inserire di volta in volta, se, e solo se, coerenti con la candidatura per specifiche posizioni di lavoro possono essere:
- Seminari e corsi;
- Appartenenza a particolari associazioni;
- Certificazioni;
- Pubblicazioni;
- Premi e/o riconoscimenti.
3. Invia una lettera di motivazione
Nessuno (quasi) scrive lettere di motivazione. Sfiducia nel fatto che qualcuno la legga, pigrizia, fatica, mancanza di tempo? Qualunque sia l’alibi o la motivazione per non farlo, devi sapere che il 49% delle aziende dichiara di considerare la lettera un motivo in più per decidere di esaminare un determinato CV.
Fossi in te, non sprecherei l’occasione di acquisire un vantaggio sulla “concorrenza”. Perciò scrivi la tua lettera o migliora quella che già hai.
Visto? Scrivere il tuo CV da neolaureato non è così complicato. Anzi, condividi questo articolo con tutti i tuoi amici alle prese con le stesse difficoltà
Fidati dei miei 15 anni di esperienza quando ti suggerisco di dedicare il tempo necessario allo strumento di marketing più potente del tuo brand personale. Perché, non c’è dubbio, una persona in gamba come te saprà sicuramente sfruttare le illimitate risorse messe a disposizione dalla rete. Avrai solo l’imbarazzo della scelta nel selezionare il modello che più si adatta alle tue esigenze ed al tuo gusto. Così come troverai centinaia di post pieni di esempi di come raccontare la tua storia, fin qui, sono sicuro, piena di successi.